Artrosi dell’anca

L’artrosi dell’anca è una patologia che colpisce molte donne.
Non tutti sono a conoscenza di una delle cause più diffuse di questa malattia:
- l’irrigidimento del legamento largo dell’utero
L’utero è in gran parte rivestito dal peritoneo che, a questo livello, prende il nome di perimetrio. Lateralmente all’utero, le due pagine peritoneali che rivestono la faccia anteriore e posteriore dell’utero si riuniscono lungo i margini laterali di esso.
Queste formano, per ciascun lato, una plica, il legamento largo dell’utero, disposto trasversalmente su un piano obliquo dall’alto in basso e dall’avanti in dietro. Lateralmente, raggiunge la parete laterale della pelvi, risolvendosi di nuovo nelle due pagine che lo costituiscono.
L’irrigidimento, con conseguente perdita di elasticità, di questo legamento può essere dovuto a cause ormonali.
Considerando, come abbiamo detto prima, che il legamento largo dell’utero, si aggancia a livello anatomico all’interno dell’iliaco, cioè del bacino, un suo irrigidimento crea uno spostamento del bacino stesso.
Lo spostamento interessa sia l’acetabolo sia la testa del femore.
Il risultato di questa catena disfunzionale è una diminuzione di afflusso di sangue e di nutrimento alla testa del femore.
La testa del femore, per seguire la contrazione del legamento largo dell’utero, si posiziona in maniera non fisiologica rispetto alla cavità acetabolare.
L’artrosi dell’anca può quindi essere il risultato di:
- mancato nutrimento della testa del femore
- mal posizionamento della testa del femore
L’osteopatia può riposizionare la testa femorale attraverso manipolazioni ad energia muscolare del legamento rotondo della testa del femore.
Le tecniche utilizzate sono:
- tecniche viscerali per mantenere elastico il legamento largo
- tecniche strutturali non invasive
Per le donne in prossimità della menopausa, a causa delle tempeste ormonali che si verificano durante questa importante fase della vita, è importante fare dei trattamenti osteopatici mirati alla prevenzione dell’artrosi dell’anca.
Se l’artrosi d’anca è già evidente bisogna concentrarsi per arrestare il processo degenerativo artrosico.
In questo caso, ripristinando un’adeguata circolazione e un posizionamento corretto della testa femorale nella cavità acetabolare, si hanno ottimi risultati.
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