Lombalgia e radice del mesentere - Silvia Vitale Osteopata a Roma
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Lombalgia e radice del mesentere

lombalgia mal di schiena osteopata roma montesacro Silvia Vitale

La lombalgia può avere molte cause

Una di queste è  la poco nota infiammazione della radice del mesentere.

Cosa è il mesentere?

Il mesentere è un ripiegamento del peritoneo, ovvero della membrana che riveste la cavità addominale e parte di quella pelvica.
Il mesentere è sempre stato considerato come una sorta di tessuto frammentato con il semplice scopo di sostenere e tenere in posizione l’intestino.
Gli studiosi, dopo averlo attentamente esaminato al microscopio, negli ultimi anni hanno però determinato che si tratta di una struttura unica e continua.
Quindi il mesentere ha raggiunto lo status che si deve a un vero e proprio organo, con una funzione tutta sua.
Per capire bene la sua funzione bisogna conoscere a fondo la sua struttura, perché è sempre la forma ad adattarsi alla funzione.

La struttura del mesentere

E’ formato da due strati che sono costituiti dallo stesso tessuto del peritoneo – da cui originano – chiamati foglietti. Tra questi scorrono vasi sanguigni, vasi linfatici, nervi e tessuto.
Possiamo immaginare i foglietti come due fette di pane e i vasi, i nervi e il connettivo come il ripieno.
In questo nostro “ripieno”  vi sono i linfonodi – abbondantissimi – ovvero le dogane immunologiche, che controllano tutto ciò che deriva dal lume intestinale.
Dalla parte posteriore il mesentere si porta in avanti e raggiunge le anse del piccolo intestino, che vengono avvolte dai due foglietti, che le ancorano in questo modo alla parete.
Posteriormente la radice del mesentere è collegata alle vertebre lombari: ha origine in alto a sinistra a livello della flessura duodeno digiunale e termina in basso e a destra a livello della valvola ileo cecale. Termina quindi proprio in prossimità dell’articolazione sacro-iliaca di destra.

A livello della radice del mesentere, questo sottile foglietto sieroso che è il peritoneo parietale, si apre in due formando due lamine una di destra l’altra di sinistra. Queste accolgono al loro interno strutture vascolari e nervose che si fanno condurre alle anse intestinali, dove le due lamine terminano avvolgendo la parete intestinale.

Il mesentere per poter accogliere l’intestino si ripiega più volte somigliando come struttura ad un ventaglio.

Le funzioni principali del mesentere

  • funzione meccanica – ancoraggio delle anse intestinali alla parete posteriore addominale, assicurando sia la stabilità che la possibilità di movimento
  • funzione di sorveglianza immunologica – monitoraggio dell’ambiente intestinale, con innesco di risposte immunitarie, acute o croniche, locali o sistemiche, in risposta alla presenza di batteri.
    Ecco perché nel caso di disbiosi intestinale o altre patologie infiammatorie si può avere l’innesco dei linfonodi peri-intestinali,  cioè quelli mesenterici. Questa infiammazione può determinare alterazioni in organi lontani.
  • funzione di regolazione di infiammazione e del processo di coagulazione del sangue

 

Correlazione con patologie

Un’infiammazione, una disbiosi intestinale, patologie infettive o malattie croniche dell’apparato digerente possono creare facilmente un inspessimento fibrotico del ventaglio mesenterico.
In caso di infiammazione i fibroblasti aumentano, si riduce il movimento viscerale e diminuisce il nutrimento e l’apporto dei fluidi del tessuto colpito.

Come abbiamo visto questo è collegato alle lombari e come facilmente intuibile può creare fastidiose lombalgie –  sintomatologia dolorosa a livello della schiena –

Da tutto ciò si deduce che un semplice mal di schiena a livello lombare – lombalgia – ci può avvisare di un disturbo ben più importante ed essere un campanello d’allarme per poter intervenire.

Come agisce l’osteopatia

L’ascolto fasciale osteopatico e i vari test manuali sui visceri stessi sono un valido supporto diagnostico.

Grazie alle tecniche viscerali dirette e non, si ripristina la giusta elasticità del tessuto, allentando la densità tissutale. In questo modo le vertebre posteriori non risentiranno più di tale tensione e le strutture connesse si rilasseranno di conseguenza.

L’osteopatia in ambito viscerale si avvale anche di tecniche vascolari che vengono sempre effettuate dopo aver trattato la disfunzione viscerale primaria, a completamento del trattamento.

L’osteopatia è prima di tutto ascolto e anatomia palpatoria, senza una buona conoscenza dell’anatomia l’osteopatia non può essere applicata.

E’ fondamentale sapere bene dove si mettono le mani e saper riconoscere ogni singola struttura, solo così si  “possono scoprire” le origini nascoste di una “semplice lombalgia“.

Testo a cura della Dott.ssa Silvia Vitale

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