Osteopatia post COVID-19
Osteopatia post COVID-19
Ho deciso di scrivere questo articolo in quanto sempre più persone si stanno rivolgendo a me per risolvere problematiche post infezione da SARSCOV-2 o comunemente chiamato COVID-19.
Per quanto sia encomiabile il lavoro di tanti medici e paramedici nell’affrontare la fase acuta dell’infezione derivata da questo temibile e antipatico virus, una volta che i parametri del paziente rientrano entro certi range e la persona affetta risulta negativa, i trattamenti clinici inevitabilmente si arrestano.
Alcune sintomatologie – come mancanza di fiato e stanchezza cronica o persistente dolore alle ossa – vengono lasciate al proprio corso.
Spesso dopo un esito di polmonite, in questo caso causata dal virus, possono formarsi delle aderenze bronchiali pleuriche o polmonari a livello delle scissure polmonari. Queste creano fibrosi motivo per cui la persona continua ad accusare il fiato corto.
Nel mio protocollo di osteopatia post COVID-19 utilizzo delle tecniche adatte e specifiche che insistono proprio per sui bronchi, polmoni e pleura. L’efficacia delle tecniche viscerali e fluidiche mi permette di ripristinare l’elasticità del tessuto e in poco tempo il respiro migliora fino a stabilizzarsi nella condizione ottimale che il paziente può raggiungere.
Uno degli effetti “collaterali” che l’infezione da SARSCOV-2 può causare è cervicalgia o cervicobrachialgia importante.
In realtà per l’osteopatia questo tipo di strascico non stupisce affatto. Infatti le cervicalgie o cervicobrachialgie possono essere causate da aderenze polmonari.
Alcuni legamenti cervicali sono connessi al polmone e con semplici e delicate tecniche è possibile liberare il plesso da queste tensioni.
Stanchezza cronica post COVID-19
Il corpo dei pazienti che hanno dovuto combattere un virus importante è debilitato, ha dovuto mettere in campo tutte le risorse a disposizione.
Esistono delle tecniche osteopatiche a livello cranico che aiutano molto al recupero dell’energia. Si può anche valutare un’associazione con alcuni integratori per favorire un adeguato e più repentino recupero.
Personalmente sto consigliando – nei casi che sto trattando – l’assunzione della lattoferrina 200 che lavora molto bene a livello intestinale che è l’organo più importante per ripristinare le nostre naturali difese immunitarie.
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