Trust osteopatico: è davvero la soluzione giusta? - Silvia Vitale Osteopata a Roma
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Trust osteopatico: è davvero la soluzione giusta?

Trust osteopatico: è davvero la soluzione giusta?

Ridurre l’osteopatia al solo trust osteopatico è una semplificazione eccessiva. L’osteopatia è una disciplina che considera il corpo nella sua globalità, valutando l’origine delle tensioni e dei disequilibri strutturali prima di intervenire sulla struttura.

Ma davvero una vertebra può andare in rotazione da un giorno all’altro? La risposta è no. A meno che non si verifichi un trauma diretto, una disfunzione vertebrale è il risultato di un processo più profondo e graduale. Giorno dopo giorno, tensioni accumulate nei tessuti fasciali o viscerali creano uno schema di adattamento che, nel tempo, si struttura nel corpo.

Da dove nasce il problema?

Un osteopata esperto non si limita a eseguire un trust osteopatico, ma si chiede qual è la causa primaria della disfunzione. Le tensioni possono derivare da squilibri posturali, stress emotivo, restrizioni fasciali o disfunzioni viscerali. Il corpo si adatta nel tempo, e ciò che oggi appare come un problema vertebrale potrebbe avere radici lontane, anche risalenti a mesi o anni prima.

Ad esempio, un paziente con una rotazione vertebrale potrebbe avere una tensione viscerale persistente dovuta a problemi digestivi. Se non si interviene su questa causa primaria, il trattamento sulla vertebra avrà solo un effetto temporaneo.

Il trattamento osteopatico: oltre il trust

trust osteopatico come farlo

Cosa fare, dunque, in questi casi? Il primo passo è l’ascolto del corpo. Prima di eseguire un trust osteopatico, è fondamentale individuare e trattare la causa primaria del problema. Solo dopo aver rimosso le tensioni disfunzionali si può valutare se sia necessario un intervento diretto sulla vertebra mal posizionata.

L’approccio osteopatico prevede tecniche di rilascio miofasciale, mobilizzazioni dolci e trattamenti viscerali prima di applicare un trust. Questo perché, se il corpo non è pronto a ricevere una manipolazione strutturale, il trust potrebbe rivelarsi inefficace o persino controproducente, soprattutto per pazienti anziani.

Quando il trust osteopatico è necessario?

trust osteopatico o trattamento viscerale?

Ci sono casi in cui un trust osteopatico è la scelta giusta. Se, dopo aver riequilibrato le tensioni profonde, la disfunzione vertebrale persiste, un’aggiustamento mirato può facilitare il ripristino della corretta mobilità. Tuttavia, la sua esecuzione deve essere sempre ponderata e contestualizzata.

In conclusione, l’osteopatia non si riduce al solo trust osteopatico, ma è un percorso di ascolto, valutazione e trattamento mirato. Un intervento ben eseguito non è mai una forzatura: il corpo risponde quando è pronto, e l’osteopata ha il compito di accompagnarlo verso il suo naturale equilibrio.

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